LO STANDARD MORFOLOGICO DI RAZZA. Siete giunti nella pagina più tecnica del nostro sito; lo standard adottato dai paesi "latini" (più preciso e dettagliato rispetto a quello anglosassone) descrive il concetto di bellezza funzionale al quale qualsiasia razza che abbia una funzione lavorativa deve attenersi (e a questo dogma non deve sottrarsi neanchè setter inglese). Di seguito vengono descritte le regioni anatomiche della razza; i paragrafi sono estrapolati dal commento ufficiale allo standard di Caielli, Solaro e Colombo. Nella pagina dedicata alla filosofia cercheremo di spiegare il significato delle principali aree morfologiche (anche con l'ausiglio di disegni esemplificativi) e faremo il raffronto critico con la realtà attuale nella quale, per opportunismo, spesso si ignora la reale struttura morfo-funzionale della razza.Le illustrazioni utilizzate per presentare e commentare lo standard sono state tratte dal libro "I setter" edito dalla Mursia e realizzato da Mauro De Cillis.
Il
disegno è una mappa
sensibile e
ritrare fedelmente il ch. It. di Bellezza, di Lavoro, Assoluto e
Internazionale di Bellezza ORIO della BASSANA |
•
Caratteri generali
La conformazione generale è quella di un mesomorfo
leggero il cui tronco sta nel rettangolo e quindi con l'arto anteriore,
da terra al gomito, più corto dell'altezza dal gomito al garrese.
Il bel setter inglese attuale deve essere un cane che unisca la potenza;
senza pesantezza, all'eleganza
delle forme; il suo aspetto deve denotare l'attitudine al lavoro; grande
facilità di movimenti, muscoli lunghi, buona ossatura, ma non troppo forte,
diamtri trasversali non troppo pronunciati. Non si raccomanderà mai abbastanza
di scartare quei setters inglesi mastodontici, con pelle abbondante, linfatici,
con testa grande, che oltre essere fuori tipo, saranno lenti e poco resistenti.
•
Testa:
Dolicocefala: la sua lunghezza totale è di 4/10 dell'altezza
al garrese.
La lunghezza del cranio è uguale alla lunghezza del muso e lametà della
lunghezza del muso e la metà della lunghezza totale della testa si trova
sulla linea orizzontale che congiunge i due angoli interni degli occhi.
L'indice cefalico totale non deve
oltrepassare il n.45, cioè la larghezza bizigomatica
del cranio deve essere inferiore alla metà della lunghezza totale della
testa.
Le direzioni degli assi longitudinali superiori del cranio e del muso
sono fra di loro paralleli.
Lunga, asciutta, leggera senza esagerazione, il salto naso-frontale marcato,
le labbra decisamente disegnate nella loro parte anteriore devono terminare
alle mascelle, non flaccide e pendenti.
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Tartufo:
Il tartufo sarà grosso, largo, umido, fresco e brillante,
nero o marrone scuro: il pigmento marrone si riscontra in genere nei bianco-arancio
e nei liver.
È tollerato il pigmento color carnicino. deve essere sulla stessa linea
della canna nasale e vista di profilo, la sua faccia anteriore si trova
sul medesimo piano verticale anteriore delle labbra. Narici aperte e mobili
e le ali nasali sottili.
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Canna
nasale:
Diritta, lunga, larga; misurata a metà della sua lunghezza,
la sua larghezza è il 40% della lunghezza della canna nasale stessa. Per
la sua lunghezza e direzione in rapporto con l'asse del cranio vedi la
descrizione della testa.
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Labbra
e muso:
Le labbra devono essere sviluppate solamente da coprire
ai lati la mandibola, dunque labbra molto morbide, non flaccide e pendenti,
il profilo anteroinferiore-laterale del muso presenta il disegno di un
semicerchio a corda poco chiusa, perciò nel setter inglese il profilo
inferiore del muso è ancora dato dalle labbra. La lunghezza del muso corrisponde
alla lunghezza della canna nasale e le sue facce laterali sono fra di
loro parallele; la faccia anteriore si presenta piatta e cioè quadra.
La lunghezza del muso deve raggiungere la metà della lunghezza totale
della testa. La direzione degli assi longitudinali superiori del cranio
e del muso sono fra di loro parallele. La regione sottorbitale deve presentare
delle salienze e rilievi, il tessuto cellulare sottocutaneo e muscoli
poco sviluppati, la pelle sottile: deve essere cioè ben cesellata.
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Mascelle:
Di uguale lunghezza, con le labbra della mandibola
tendenti alla linea retta in tutta la sua lunghezza con arcate dentarie
combaciandosi perfettamente ( a forbice ). Denti sani completi per sviluppi
e numero.
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Depressione
naso frontale:
Accentuata ma non brusca.
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Cranio:
La lunghezza del cranio è uguale alla lunghezza del
muso. L'indice cefaletico totale non deve oltrepassare il numero 45, cioè
la lunghezza bizigomatica del cranio deve essere inferiore alla metà della
lunghezza totale della testa. La calotta del cranio, vista di profilo,
dve essere leggermente convessa, la parte posteriore deve essere ovale,
sensibile la cresta occipitale. Il cranio meno largo frale orecchie. Le
pareti laterali sono ovunque piatte.
I seni frontali molto sviluppati. Sutura metopica marcata.
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Orecchie:
Le orecchie devono essere attaccate in basso e cioè
a livello dell'arcata zigomatica o meglio sotto e indietro, cioè fra l'attaccatura
della testa e il collo. Di lunghezza moderata, non devono mai raggiungere
i 2/3 della lunghezza totale della testa.
In stazione normale e con la testa in posizione orizzontale la punta passa
di circa tre centimetri la linea inferiore della gola. Devono pendere
senza scostarsi dalle guance e non mettere in mostra la loro faccia interna.
Non devono essere larghe cioè non devono essere spiegate in tutta la loro
larghezza. L'orecchio del setter inglese forma una piega su se stesso,
in senso longitudinale ( cioè, secondo la lungezza dell'orecchio) e questa
piega è permessa appunto dalla pelle sottile e morbida e dalla cartilagine
sottile e fine. Le frange fini e setacee che coprono la faccia esterna
del padiglione, devono diminuire in lunghezza nella parte inferiore in
modo che la estremità del padiglione, che comprende lo spazio di due o
tre centimetri al massimo, deve essere coperta di pelo raso e vellutato.
L'apice del padiglione deve terminare in una punta leggermente arrotondata.
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Occhi:
Devono essere grandi, brillanti, dolci, espressivi,
denotanti intelligenza; in posizione semilaterale, di color nocciola scuro
il più possibile; tuttavia il colore può essere un pò meno scuro nei setters
bianchi, bianchi-arancio. L'arcata sopracigliare deve essere nettamente
separata dalla fronte. Le palpebre non devono lasciare scorgere la congiuntiva,
essere cioè ben aderente al bulbo oculare e la pigmentazione del loro
margine o marrone o nera.
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Collo
Il collo è uguale alla lunghezza della testa: deve raggiungere
i 4/10 dell'altezza al garrese. La sua circonferenza, a metà della sua
lunghezza, in un setter di cm. 60 al garrese, deve essere di cm. 40 .
Deve essere ben muscoloso, quantunque magro, leggermente arcuato nella
sua parte mediana superiore; la sua congiunzione con la testa nettamente
marcata, in modo da lasciare ben libera la parte posteriore del cranio.
Il collo deve allungarsi con armonia ed i muscoli aumentare d'importanza
nel punto di congiunzione con la spalla, ma senza pesantezza e conservando
sempre eleganza. Esso deve sempre essere esente da giogaia e le frange,
formando un leggero collare al margine inferiore, devono spiccare nettamente.
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Corpo:
La lunghezza del tronco misurato dalla punta della
spalla ( articolazione scapolo omerale) alla punta della natica (punta
posteriore dell'ischio) deve superiore l'altezza al garrese. La maggiore
lunghezza del tronco non deve superiore 1/20 dell'altezza al garrese o
al massimo un 1/18. Il tronco del setter deve restare in un rettangolo.
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Petto:
Ben aperto e largo con muscoli pettorali ben sviluppati.
La sua larghezza è in proporzione diretta di quella del costato, e deve
essere del 25% dell'altezza al garrese, misurata fra i margini supeo-anteriori
delle braccia. Il manubrio dello sterno è situato al livello della punta
delle spalle.
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Torace:
Deve scendere sino al gomito e meglio se lo sorpassa
di circa due centimetri. Profondo con coste lunghe e ben convesso e gli
archi costali aperti. Le ultime false coste ben avvicinate al margine
anteriore delle cosce. Ben convesse alla metà della loro altezza.
Il suo diametro trasversale, che è più sviluppato a metà dell'altezza
del costato, va gradatamente diminuendo verso lo sterno, senza formare
però carena.
La regione sternale lunga, deve rimontare dolcemente verso l'addome.
La circonferenza del costato deve essere 1/4 superiore dell'altezza al
garrese e il suo diametro trasversale del 39% dell'altezza stessa.
In un setter inglese di cm.60 al garrese il costato dovrebbe fornire le
seguenti misure: perimetro misurato dietro il gomito cm.74; agli archi
costali cm.64, profondità cm.33 altezza cm.31,5, diametro trasversale
cm. 19.
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Dorso:
Garrese elevato sulla linea dorsale e stretto per
ravvicinamento della punta delle scapole fra di loro. Il profilo del dorso
è retto. La lunghezza del dorso deve essere in rapporto alla profondità
del torace (lunghezza): ad ogni vertebra dorsale corrisponde una costola.
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Lombo e rene:
Ben fornito di muscoli in larghezza. Ben fuso con
la linea del dorso e ben arcuato visto di profilo. La sua lunghezza è
un pò meno del quinto dell'altezza al garrese e la larghezza si avvicina
alla lunghezza.
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Ventre
e fianchi:
Il ventre deve rimontare leggermente, ma non troppo:
non deve essere levrettè. I fianchi sono
lunghi come i lombi e poco incavati.
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Groppa:
Larga, muscolosa, orizzontale (con inclinazione di
circa 10° sull'orizzontale). La sua lunghezza è di circa 1/3 dell'altezza
al garrese e la larghezza di 1/7 dell'altezza al garrese.
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Coda:
È inserita alta, grossa e robusta alla radice, va
diminuendo di grossezza fino alla punta. La sua lunghezza deve superare
di circa tre centimetri l'altezza dell'arto anteriore al gomito. È portata
piuttosto bassa che alta, senza deviazione laterale, leggermente incurvata
a forma di falce rovesciata.
Le frange non devono cominciare dalla
radice della coda, ma solamente
due o tre centimetri dall'attaccatura e aumentano gradatamente di lunghezza
fino alla metà della sua lunghezza per diminuire gradualmente fino alla
punta della coda, in modo da assumere la forma di un triangolo isoscele.
Le sete devono cadere in frange diritte o leggermente ondulate, non folte,
mai increspate e arricciate.
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Organi
sessuali:
I due testicoli devono essere di corretto e uguale
sviluppo, contenuti nella loro sede naturale: nello scroto.
Appiombi
normali visti di profilo:
1) La verticale, abbassata dall'articolazione scapolo-omerale
(punta della spalla o del braccio) deve cadere toccando la punta delle
dita.
2) La verticale abbassata dall'articolazione omero-radiale deve dividere in due parti quasi uguali (la maggiore è quella anteriore), l'avambraccio, il carpo, uscendo fuori posteriormente a livello della metà della lunghezza del metacarpo.
Appiombi
normali visti di fronte:
La verticale abbassata dall'articolazione scapolo-omerale
deve dividere in due parti quasi uguali l'avambraccio, il carpo, il metacarpo
e il piede.
La lunghezza dell'arto anteriore da terra al gomito
è inferiore alla lunghezza misurata dal gomito al garrese. Questa lunghezza ridotta dell'arto misurato da terra al
gomito è data dalla brevità dell'avambraccio
che negli altri setter è più lungo del braccio.
Questa peculiarità del setter inglese ha dato origine alla felice espressione:
"le setter anglais est près de terre" e questa conformazione è appunto
quella che favorisce il "gattonamento".
•
Spalla:
Lunga 1/4 (meglio se più lunga) dell'altezza al garrese,
inclinata di 45°- 55° sull'orizzontale, con muscoli molto sviluppati e
libera nei movimenti.
Le punte delle scapole, nel cane in stazione normale e a collo eretto
devono essere molto ravvicinate fra di loro (non più distanti di un centimetro
e mezzo).
•
Braccio:
Come la spalla fornito di muscoli molto sviluppati
e di forte ossatura. Ha una inclinazione di circa 65° sull'orizzontale
e la lunghezza ( superiore a quella dell'avambraccio ) è circa il 33% dell'altezza al garrese. La sua direzione
è quasi parallela al piano mediano del corpo.
•
Avambraccio:
Di forte ossatura, presenta una linea verticale; la
sua sezione è ovale, a differenza degli altri setters la sua lunghezza
è inferiore a quella del braccio. In un setter inglese di cm. 60 al garrese,
l'altezza dell'arto al gomito è di cm.28,50.
Con un'altezza inferiore a questa misura si avrebbe un arto troppo corto
e il cane sarebbe esageratamente près
de terre a danno dell'estetica, dell'andatura
e della velocità.
I gomiti devono trovarsi in un piano parallelo al piano mediano
del corpo: non troppo serrati alla parete del costato (detti gomiti chiusi),
né deviati all'infuori (gomiti aperti).
La punta del gomito deve trovarsi alquanto avanti alla perpendicolare
calata dall'angolo caudale (punta posteriore) della scapola.
•
Carpo:
Sulla linea verticale visto di fronte; visto di profilo
deve essere steso in modo che la verticale abbassata dall'articolazione
omero radiale deve dividere in due parti uguali l'avambraccio e il carpo
e uscire fuori a metà della lunghezza del metacarpo. La sua lunghezza
è un pò superiore di 1/6 dell'altezza di tutto l'arto al gomito.
•
Piede:
Di forma ovale (piede di lepre) con dita ben vicine
fra loro e arcuate, ricoperte di pelo abbastanza lungo anche fra le dita.
Suola dure e unghie ricurve e pigmentate.
• Arti posteriori :
Appiombi
normali visti di profilo:
La verticale abbassata dalla punta della natica deve
toccare la punta delle dita, dovendo il metatarso essere sempre in posizione
verticale.
Appiombi
normali visti posteriormente:
La verticale abbassata dalla punta della natica deve
dividere in due parti eguali la punta del garretto, metatarso e piede.
•
Coscia:
Larga, lunga, e muscolosa con margine posteriore convesso,
la sua direzione è oblqua dall'alto al basso e dall'indietro in avanti
(75%) e, rispetto alla verticale, parallela al piano mediano del corpo.
La sua lunghezza non deve essere inferiore al terzo dell'altezza al garrese
e la faccia esterna deve raggiungere i 3/4 della sua lunghezza.
•
Gamba:
Con forte ossatura, ben fornita di muscoli, con scanalatura
gambale ben marcata. La sua lunghezza è di poco inferiore a quella della
coscia e la sua inclinazione è di circa 38° sull'orizzontale.
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Garretto:
Le sue facce devono essere molto larghe ed il suo
angolo anteriore, data l'inclinazione accentuata della tibia, chiuso.
La distanza dalla punta del garretto a terra deve essere di circa il 27%
dell'altezza al garrese.
La linea posteriore che dalla punta del garretto scende a terra deve trovarsi
sulla verticale abbassata dalla punta dell'ischio.
•
Metatarso:
Il metatarso deve trovarsi sempre in posizione verticale
e la sua lunghezza è di circa, in un setter di cm. 60 al garrese, cm.
16,50. Robusto, asciutto, privo di speroni; visto di profilo deve trovarsi
indietro della verticale abbassata dalla punta della natica, un pò più
della misura del piede.
•
Piede:
Con tutti i requisiti dell'anteriore e un pò meno
ovale.
•
Pelo:
Fine, stirato, mantiene in tutta la sua lunghezza,
che è di circa cm. 5-6, una linea diritta, senza alcuna deviazione dal
suo asse. È di natura setacea.
È raso sulla testa, ad eccezione della faccia esterna del padiglione delle
orecchie (parte superiore), margine anteriore e sulle facce laterali dell'avambraccio,
del tarso, e del metatarso. Forma frange non folte al margine inferiore
del collo, alla regione sternale, al margine posteriore degli arti, alle
natiche e alla coda.
I piedi sono ben guarniti di pelo specialmente fra le dita.
Sottopelo abbondante solo nella stagione invernale.
•
Colore
del manto:
Il colore del mantello del setter inglese è variabile:
binaco e nero tendente al blu (blu-bleton); bianco-arancio (orange-belton);
bianco e marrone (liver-belton);
tricolore ( bianco a macchie nere e focature); questi colori sono da preferirsi.
I mantelli interamente bianchi, fegato, arancio, nerei e neri focati non
sono ricercati.
Le moschettature possono essere più o meno numerose e le macchie più o
meno grandi.
•
Pelle:
Sottile, con limitato connettivo sottocutaneo e perciò
ben aderente al corpo, in ogni regione, non deve formare giogaia al collo
e la testa non deve presentare assolutamente rughe. Le mucose e le sclerose
nere o marrone e così pure le unghie e la suola dei cuscinetti plantari,
e digitali.
•
Altezza
al garrese:
Nei maschi da cm. 56 a cm. 62; nelle femmine da cm.
54 a cm. 60.
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Andatura:
In caccia a grande galoppo.
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Altezza:
L'altezza ideale del setter inglese non deve superare
i cm. 60